Era il 2010, nemmeno avevo in embrione l’idea di avere un blog di cucina, avevo Goga a pochi giorni dal parto in casa di sette cuccioli e casa mia sembrava un porto di mare. In particolare veniva sempre una tipa, che vivaddio non è più nelle mie amicizie e nemmeno vive più a Roma e non rischio di incontrarla per strada, che si vantava di essere esperta in parti in casa e aspettava con me il lieto evento. Fu la sola persona alla quale la Goga non solo abbaiò contro, ma come fanno i lupi in branco che ululando girano attorno alla preda per distrarla e poi uno attacca, faceva la stessa mossa (solo che era da sola).
Quando raccontai in un secondo momento questo episodio a chi di cani ne capisce, mi disse una frase che per me è rimasta proverbiale: diffida di chi non piace al tuo cane.
Ad ogni modo, questa qua veniva almeno una volta al giorno da me, e si tratteneva strategicamente sempre per ora di pranzo e cena, cosicché non potevo dare fondo alle scorte di Bofrost con cui avevo riempito il pozzetto, ma dovevo, per dovere di ospitalità, allestire qualcosa ogni volta.
La prima cosa che feci in uno stampo da plumcake, che non fosse un dolce, fu questo cake di melanzane e scamorza. Il colore è quello che è, le melanzane cotte hanno tutte quel colore marrone malattia, ma il sapore è spettacolare. Col tempo ho affinato la preparazione, aggiungendo qualche altro ingrediente saporoso che ha arricchito questo cake salato, facendolo diventare un mio cavallo di battaglia.
E ora che siamo nel periodo giusto, do fondo alle derrate di melanzane che compro ogni settimana e lo preparo spesso, soprattutto quando, come in questo periodo, ho operai che vanno e vengono da casa, e di stare ai fornelli non mi pare proprio il caso.
Così come per tutti i cake (e muffin) meno si lavora l’impasto e più morbido e succoso viene il tutto. Col tempo ho sostituito l’iniziale basilico con la menta, e ho aggiunto della scamorza affumicata, che ovunque la si aggiunga, ha sempre il suo meraviglioso perché.
Avevo segnato la ricetta che mi aveva dato un amico di Pescara, anch’egli boxerista come me, su un quadernone di appunti misti, però nel trasloco lo ho perso. E non cucinando molto in quegli anni, non ho fatto in tempo a farlo tante volte da imparare gli ingredienti a memoria. Così, volendolo rifare per il blog, mi sono affidata alla solita Enrica di Chiarapassion, che per queste preparazioni è infallibile.
Proprio l’altro giorno la ho consigliata anche a Katia, la moglie del mio caro amico Alessandro, per un ciambellone marmorizzato bicolore (ed infallibile) che le aveva chiesto la piccola Ottavia, ma che io non ho sul blog (e non ho mai fatto). Le ho detto vai da Chiarapassion e vai sul sicuro.
E’ da lei che ho preso la menta nell’impasto ma ho variato la cottura delle melanzane da inserire all’interno. Premetto che questa ricetta, date anche le foto a cui ora darei fuoco ma queste ho e queste vi tenete, è vecchia. Si ricorda almeno due anni fa. Faceva parte di quella serie di ricette preparate nell’estate 2019 prima che scoprissi di essere celiaca e che ho lasciato lì sul desktop, in attesa di pubblicazione (e di voglia di pubblicare). Preparai questo cake salato di melanzane insieme ad alcune polpette di melanzane persiane, che ancora devo pubblicare (e probabilmente saranno nel post successivo a questo di oggi), e avevo delle melanzane in eccesso. Per quella preparazione, così come per la preparazione delle mie famigerate polpette di melanzane che mi hanno resa famosa in tutto il mondo (cit. Bertuzzi), i cubetti di melanzane io li lesso e poi li strizzo. Enrica li cuoce al forno o al microonde. Voi fate un po’ come volete e vi viene più facile.