Dopo aver comprato il libro di Bruno Barbieri, Polpette che passione!, la passione per le polpette mi è venuta davvero, o per meglio dire mi si è accentuata… ad ogni ricetta che leggevo, pensavo: “gnam, questa la rifaccio“.
Per me le polpette sono il simbolo della perfezione, sono tonde, e le mie devono sfidare la rotondità delle biglie, delle palle da golf, del tuorlo dell’uovo di Cracco. In fondo, sono o non sono una ossessivo-compulsiva?
Queste polpette sono semplicissime, sono le polpette che tutti facciamo a casa, con l’aggiunta però di alcuni ingredienti insoliti, la salsa di soia, l’amido di mais al posto della farina o della mollica di pane, la menta fresca e il cumino. E di menta io sono invasa quest’anno. Addirittura mi son venute fuori foglie di menta giganti, che possono competere con la varietà di salvia gigante che si mangia fritta in pastella.
Un consiglio: l’unione aglio, menta e cumino, vi trasformerà però inevitabilmente in draghi ammazzacimici, quindi, fate le polpette alla menta e mangiatele quando siete certi di non avere appuntamenti galanti, perlomeno fino alla sera successiva!
1 Comments
Pellegrina
6 Ottobre 2018 at 15:27
Ma che furbata questa cottura! E poi non serve saper friggere. Via, segnata anche questa.