Vi ricordate quando vi ho detto che spesso le ricette dei reels sono un po’ arraffazzonate? Per rispettare i tempi ridicoli messi a disposizione da Instagram per fare un video, velocizzato in post produzione e montaggio, spiegare una ricetta in 60 secondi diventa un’impresa da Oscar. Però ci sono alcune ricette che sono così facili che il minuto a disposizione dei reels basta eccome. Non ho mai salvato quel reel da cui ho tratto la ricetta (facilissima) di queste polpette di spinaci e ricotta, leggere e senza glutine oltre che senza uova, quindi di fatto non so chi ringraziare. E parlo di ringraziamenti perché sono così buone, così light, così facili e veloci da preparare e così sazianti, che sono entrate a pieno titolo nelle ricette dietetiche di casa mia.
Non vi fate illusioni, non mi sono ancora messa a dieta eppure dovrei, ah se dovrei… la gamba dopo Milano mi si è sgonfiata ma prima di iniziare seriamente una dieta devo ancora mangiare tante cose di cui mi sono privata da luglio ad oggi, per l’impossibilità fisica di stare davanti ai fornelli per più di 15 minuti di orologio. Tra queste cose c’è il pranzo indiano con Alessandro. E’ una vita che non vado da Jaipur, sono quasi in crisi di astinenza.
Ma da buona formichina accumulatrice di ricette, sto sperimentando una serie di preparazioni leggere a detta delle mie colleghe più rigorose di me nel seguire un regime alimentare sano, così che quando inizierò anche io a mangiare bene (e di meno) e a riprendere a camminare, avrò un portfolio di nuove ricettine non noiose come il petto di pollo e gli spinaci al limone. Tra l’altro sarò coadiuvata dalla mia recente riscoperta della bontà dei legumi, da quando mamma è stata qua al mio capezzale e ha cucinato per me (perciò i fagioli li ho dovuti mangiare per forza) e da quando ho scoperto che il Bimby li prepara in modo eccezionale. E i legumi in una dieta fatta bene sono fondamentali, soprattutto perché mi permettono di sostituire la carne che praticamente non mangio più (fatta eccezione per il pollo, ma quando trovo quello che dico io).
Queste polpette non contengono l’uovo, sono fatte di ricotta asciutta (io utilizzo la meravigliosa Riccotta di Valcolatte) e spinaci lessati, strizzati, e tritati al coltello. Un pizzico di sale, una quantità importante di Parmigiano Reggiano grattugiato, una fetta di pancarrè senza crosta polverizzata, un paio di cucchiai di pangrattato e un cucchiaio colmo di amido di mais (Maizena). La fetta di pancarrè che ho usato io, così come il pangrattato, era senza glutine, ma anche il pane per tramezzini, quello moscio e candido, va benissimo (solo che quello, nella versione senza glutine, non esiste). Io lo sminuzzo finissimo col Turbo del Bimby.
La prima volta che le ho fatte si sono ammosciate nel forno, diventando dei dischetti tipo quelli dell’hockey su ghiaccio. La volta successiva ho scelto di utilizzare più pane in cassetta e meno pangrattato, ed hanno acquisito più struttura. Per il colore purtroppo ci sta poco da fare. Il verde degli spinaci, cotto due volte, al momento della lessatura e poi durante la cottura in forno, si scurisce. La ricotta all’interno, se non è in quantità sufficiente, non aiuta nello schiarire il colore.
La cottura in forno (ma anche la frittura laddove le avessi fritte, cosa impossibile perché non c’è uovo, che è il legante per eccellenza delle polpette e in frittura si sarebbero aperte), conferisce anche quella crosticina marrone che non ho amato, a dirvela tutta, ma per quanto sono brutte tanto sono al contrario squisite.
Inoltre sono uno degli ennesimi modi che ho trovato per poter mangiare la ricotta.
Spendo anche due parole sulla ricotta Valcolatte. Non mi pagano per dirlo, ma è davvero buonissima. Sia chiaro, continuo a detestarne la texture, ma trovo che sia dolce, delicata, e che arricchisca tutti gli ingredienti con cui la accompagno. Io amo anche gli spinaci, non vi nascondo che spesso la sera ceno con una grande ciotola di spinaci al limone, olio e sale. Li lesso, li strizzo bene, e quando azzecco la quantità di limone sono uno dei miei piatti preferiti. Braccio di Ferro sarebbe stato fiero di me. L’unione con la ricotta Valcolatte è stata un matrimonio perfetto. Nulla di più difficile che ci faccia (rifaccia a dire il vero) anche gli gnudi, magari modificandone la fotografia un po’ vecchia che ho sul blog.
Ora vi faccio ridere: sono stata delle ore per cercare di correggere in post produzione il colore del pannetto che vedete nelle fotografie. Ho provato inutilmente a farlo tornare bianco, e quando mi sono definitivamente arresa mi sono accorta che nemmeno l’originale è bianco. Diciamo che in foto rende proprio male, e nemmeno lo sfondo di legno con le sfumature gialle ha aiutato lo stacco visivo. Ho fatto di sicuro fotografie peggiori, ma di certo ne scatto di migliori. Quindi credo che, essendomi ripromessa di preparare spesso queste polpette, a breve subiranno un restyling.