Polpette di Tonno e Melanzane

14 Settembre 2020Valentina

Prep time: 15 Minuti

Cook time: 20 Minuti

Serves: 4

Quello in cui da Prati mi trasferii in villa, fu un annus horribilis. Innanzitutto mentre facevo i lavori a casa mia nonna mancò, avevo cambiato lavoro, col trasloco di mezzo che a detta di Alessandro è una delle prime cause di esaurimento nervoso o depressione, ci fu una grande nevicata a Roma che ci lasciò prigionieri della casa per 7 giorni, insomma mi affidai alle intuizioni di uno psichiatra.

Mi prescrisse delle gocce di benzodiazepine, per tenermi tranquilla perlomeno, ma somministrate in una dose talmente bassa che il loro poteva anche definirsi un mero effetto placebo.

Un pomeriggio ero in terrazza sulla sedia a dondolo, e aspettavo che gli imbianchini finissero il lavoro per quella giornata per potermi rilassare. Ero al telefono con la mia amica Valeria e le descrivevo gli effetti che queste gocce avevano su di me. Mi definivo apatica, insonnolita, sempre stanca e la sola voglia che avevo era quella di dormire e le dissi – “Secondo me, tra l’altro, ho anche le allucinazioni infatti domani mattina chiamo il dottore e vedo come poterle interrompere. Per esempio ora vedo sull’albero di fronte a me un enorme pappagallo brasiliano”.

Sull’albero che ho in giardino, un noce di 17 metri, infatti vedevo un ara, variopinto pappagallo brasiliano nella variante di colore giallo, turchese e bianco, che mi fissava. Pensavo davvero fosse frutto della mia immaginazione fino a quando sentii una voce flebile che arrivava dal cancello che diceva – “Signoraaaaaa, mi è scappato il pappagallo, sta sul suo albero”.

Scattai dalla sedia pietrificata. Io che ho paura delle galline, avevo a pochi metri un pappagallo dall’apertura alare di un deltaplano. Vivo. Urlai “Le apro ma faccia presto, ho paura” e lui che aveva percepito il mio terrore disse – “E’ buonissima, dopotutto si chiama Luna” … (ma dopotutto cosa?????). La mia risposta fu – “Si può chiamare anche Nicola, venga a prenderlo immediatamente”. Luna, alle mie urla, spiccò il volo e invece di volare lontano venne sulla ringhiera. Mentre un giovane Ully rischiava l’infarto precoce per quanto abbaiava contro sto mamozzio alato, il mio vicino senza scomporsi la prese in braccio piuttosto che improvvisarsi Tarzan e scalare il noce. Quel giorno capii che le urla che ogni tanto sentivo arrivare da qualche parte non ben definita, forti e “atroci”, non erano di alcun nipote pazzo di signorine Finizio locali, ma era semplicemente Luna che cantava.

Quel giorno avevo preparato per cena le polpette di tonno e melanzane, ma non le toccai. Ero senza forze e sotto shock. Le ho rifatte anni dopo col tonno Rizzoli e sono venute, a detta di chi le ha mangiate, decisamente più buone.

Prima di capire che la mia difficoltà nel mangiarlo “cotto” dipendeva dalla qualità del tonno, e non dal tonno in sé, sarebbe per me stato impensabile preparare queste polpette. Anche la stessa pasta col tonno, piatto simbolo di tutti gli studenti o di chi si avvicina ai fornelli per la prima volta, una volta lasciato il materno focolare, io non l’ho mai mangiata col tonno passato in padella, aromatizzato con un poco di aglio, meno che mai col pomodoro (ecco questa ancora non riesco a mangiarla). Lessavo gli spaghetti, li condivo con olio extravergine di famiglia, e ci aprivo dentro la scatoletta di tonno. Stop. Masterchef.

Ma da quando Rizzoli mi ha fatta Taste Ambassador, mi sono lanciata a prepararlo anche cotto, in modi diversi e leggermente più laboriosi, rispetto al mero atto di aprire una scatoletta.

Qui ho utilizzato la versione in vetro e al naturale (sì, ero già nella fase dieta ferrea, anche se ancora glutinosa).

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Polpette di Tonno e Melanzane

  • Prep time: 15 minutes
  • Cook time: 20 minutes
  • Total time: 35 minutes
  • Serves: 4

Polpette morbide e che, come le ciliegie, farete difficoltà a smettere di mangiare.

Ingredienti (per una 20ina di polpette)

  • 140 grammi di Filetti di Tonno, io ho usato quelli al naturale di Rizzoli Emanuelli
  • 400 grammi di Melanzane
  • q.b Pane
  • 1 Tuorlo
  • qualche foglia di Basilico fresco
  • Pangrattato
  • Sale fino
  • Olio extravergine di Oliva

Procedimento

  • 1)

    Lavate le melanzane e tagliatele a cubetti. Fatele cuocere a fiamma alta in una padella con un filo di olio extravergine e un pizzico di sale, rigirandole spesso. Dopo pochi minuti, quando saranno tenere, spegnete e lasciate intiepidire.

    Sgocciolate il tonno dall’olio e sbriciolatelo con una forchetta.

    Frullate le melanzane con il mixer fino ad ottenere una purea. Trasferitele in una ciotola, e aggiungete il tonno e il tuorlo d’uovo.

    Tritate finemente il pane in cassetta, e unitelo all’impasto insieme ad una fogliolina o due di basilico o di menta. Regolate di sale e aggiungete se necessario del pangrattato, in modo che il composto sia morbido ma lavorabile con le mani.

    Formate ora delle piccole polpette di dimensioni regolari, schiacciatele leggermente, e passatele nel pane grattugiato.

    Scaldate una padella con una generosa quantità di olio di semi, e friggete le polpette per circa 5 minuti, rosolandole da entrambi i lati.

    Se non volete friggerle, potete metterle in forno a 180-190°C in modalità statica, ungendole con pochissimo olio, e farle cuocere per 25 minuti circa.

Nota

La ricetta è tratta dal blog della mia amica Anna, Pelle di Pollo, consultabile cliccando qui

2 Comments

  • marina

    14 Settembre 2020 at 15:55

    Te l’ho già detto che leggo con piacere i tuoi racconti e anche le tue ricette. Buonissime queste polpette, insolite per l’aggiunta del tonno, dunque ancora più allettanti!
    un abbraccio

    1. Valentina

      17 Settembre 2020 at 9:02

      Grazie di vero cuore marina, tu si che sei sempre stata cara e presente con me.

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