Non ho mai amato la polenta, e non credo che cambierò idea se per polenta si intende quella viscida, lasciata gialla, acqua sale e farina di mais, che si accompagna a litri di sugo, salsicce, pezzi di animale eccetera eccetera. Ma ho amato queste polpette. Probabilmente perché quando è ancora in pentola la polenta (istantanea nel mio caso) viene condita con talmente tante cose “profumate” che quel dolciastro del mais praticamente non si sente più. Resta la granulosità gradevole della polenta, la sua scioglievolezza, ma i profumi sono tali che non vorrete smettere di mangiarle.
Vorrei sinceramente proporre più polpette da ora in poi in questo blog, perché tutto sommato le ho sempre amate, e mi sono resa conto solo reinserendole in una “casetta” tutta nuova, che di fatto quelle pubblicate sono pochissime rispetto a quelle che invece abitualmente preparo per i miei pranzi e le mie cene. Sembrerà anche scontato dirlo, ma le polpette sono probabilmente la cosa che amo mangiare di più. Non il mio cibo preferito, proprio per la grandissima varietà e possibilità di varietà che esse offrono, ma per il fatto che, a meno che non siano in umido, si possono mangiare con le mani, rientrando a pieno regime nel “frugale” che io tanto amo (Lo ricordate? Ve ne ho parlato qui).
Queste polpette sono facili, veloci, hanno un grande potere saziante (la polenta non è esattamente leggera, anche nella versione plain) e sono buone anche fredde.
Per la cronaca, anche se ho utilizzato una polvere di olive nere ottenuta con il sudore della fronte (chi mi è amico su Facebook sa di cosa parlo, considerando che ho speso giornate intere per capire come ottenerla), questa ricetta nasce per utilizzare olive nere sminuzzate al coltello, snocciolate ovviamente 😀
Il rosmarino utilizzato può essere anche secco, se non avete la possibilità di coltivarlo in vaso o in giardino, e il Parmigiano può essere sostituito dal Pecorino, al posto della scamorza affumicata potete usare la mozzarella, potete aggiungere speck fatto a cubettini o solo erbe profumate… insomma oltre che buone e veloci sono anche versatili e personalizzabili. A patto che lavoriate la polenta non fredda, anzi, dovete toccarla continuamente una volta stesa, capire quale temperatura le vostre mani tollerano, e farla a polpette prima che solidifichi troppo, altrimenti Ciao Core!
Ultimo ma non meno importante, non vanno impanate (la farina di mais che resta granulosa favorisce la formazione della crosticina, come vedete dalle fotografie) e non contengono uova. E se non aggiungete derivati animali (Parmigiano o formaggio e salumi), ma solo erbe o spezie, queste polpette sono perfettamente vegane. Oggi sono vegetariane!
Monica De Martini, del blog La Cucina di Monica, ha preparato le polpettine con il timo e le olive per partecipare al mio mese di vittoria del the Recipe-tionist.