Se me lo aveste chiesto un anno fa, vi avrei detto che il Bimby non sarebbe mai entrato dalla porta di casa mia. Oggi invece, nel suo ultimissimo modello, ha un posto d’onore nella cucina di casa, con un supporto meraviglioso perché non si danneggino i piedini che fungono anche da bilancia, e posso addirittura dire che la cucina nuova, che il mobiliere mi ha giurato mi consegnerà lunedì 11 ottobre, è stata progettata attorno al piano di appoggio dove troneggerà appunto il Bimby.
In questi mesi di cucina arrangiata, che si sono tradotti in un valore leggerissimamente sballato del colesterolo buono perché ho mangiato schifezze e cose confezionate quando non ho scelto l’asporto, il Bimby è stato la mia salvezza. Davvero. E volente o nolente, io che dicevo che lo avrei utilizzato in quanto aiuto per determinate preparazioni che richiedono pazienza che io invece non sempre ho, accuratezza che io non penso di essere in grado di garantire a preparazioni particolari, e certezza di riuscita mentre io faccio altro, lo ho usato addirittura per prepararmi un piatto di pasta col salmone.
La favolosa applicazione corredata al Bimby, Cookidoo, mi permette di inserire nel display gli ingredienti che ho nel frigo, e dal cilindro vengono fuori ricettine sfiziosissime, veloci, senza sforzi se non quello di seguire pedissequamente le istruzioni a video, a cui mai avrei nemmeno pensato. Sapevate infatti che si può polpettare anche il radicchio? Anche quello moscio che avete in frigorifero, dimenticato come spesso succede ai radicchi? Io non lo sapevo, e così quando sono venute fuori queste polpette (a dire la verità quella che avevo da consumare era la ricotta, il caso poi ha voluto che in frigo giacessero anche due radicchi tondi), non ci ho pensato nemmeno un secondo ad avviare la sua preparazione.
Sono venute fuori polpette insolite, deliziose, niente affatto amare (quello poi comunque dipende da che radicchio utilizzate) che ho quasi rischiato di terminare prima ancora di chiudere il set delle fotografie.
Ora venendo alle fotografie, diciamo che avrei potuto e dovuto impegnarmi di più, ma le ho preparate quando già il ginocchio era “offeso” e non avevo troppa forza di stare in piedi davanti alla reflex a cercare la giusta luce. Anche la scelta dei props (ovvero l’insieme di piatti, ciotole, pezzette e oggettini che si inseriscono in un set fotografico) non è stata felice perché c’è una dominante gialla che mi infastidisce, ma le ripreparerò di certo, e magari rifarò foto senz’altro migliori di queste.
Il procedimento per la preparazione di queste polpette è fatto col Bimby, ma è molto semplice prepararle anche senza. Tant’è che vi metterò nella scheda ricetta le due versioni, con e senza Bimby. La sola cosa necessaria è avere una ricotta asciuttissima. Io acquisto quella dell’MD (tanto devo cucinarla) che ha una fuscella sollevata dal fondo del “bicchiere” dove la ricotta è conservata, e che quindi ha già perso tutto il siero che di fatto si trova sotto. Ecco, preferitene una simile se, come me, la comprate al supermercato non avendo un caseificio a portata di piede.
La sola variante che ho apportato rispetto alla ricetta del Bimby è stata la cottura, Non me ne vogliate, ma per me le polpette si friggono, al forno le ho fatte pochissime volte, ma la frittura resta la mia preferita. Anche per la variante cotta al forno vi darò però modalità e tempistiche.