Non ci sta niente da fare. Alcune cose che vanno bene per la dieta, che sono perfette, dal punto di vista della salinità, dei grassi e della leggerezza, sono proprio tristi. Provate a dire di no. La mia avversione poi, anche in epoca non sospetta di dieta, per la ricotta era cosa risaputa. E così quando mi hanno detto che l’alternativa alla ricotta, che incuranti del mio disgusto, hanno inserito nel piano dietoterapico, era il primosale, mi ci sono lanciata.
Ho preso come cavia la Linea Osella, una formaggella di primosale appunto, conservata in poca acqua di conservazione, di cui Vittoria va pazza. Ho provato a darle un senso, panandola come la provvidenziale ricetta di Cucina Naturale prevedeva, con farina di mais tostata ma non brunita (non avevo pangrattato di mais in casa), aromatizzata con un miscuglio indefinibile di erbe aromatiche raccolte dai vasoni in giardino, un po’ di erbe aromatiche secche. Come contorno ho messo pomodorini conditi con olio extravergine di oliva di mia produzione, erbe fresche e secche sminuzzate, semi di sesamo bianco e olive verdi e nere (che però dalle foto ho tolto perché la cottura al grill le aveva rese secche e brutte, ma che nella scheda ricetta potete vedere nel procedimento).
Oggi è il mio compleanno, lo scorso anno ho pubblicato dei dolcetti in questa occasione, quest’anno scelgo volutamente una ricetta light perché, volente o nolente, la mia dieta, intesa come modo di mangiare, deve cambiare, sta cambiando e cambierà. La gastrite, la pressione altalenante, la ritenzione idrica, le mie allergie, fanno sì che spesso e volentieri qualcosa di nuovo ed inaspettato mi faccia male, quindi devo rendere piacevoli agli occhi e al palato cose che di certo non possono nuocere, né alla mia salute né al mio umore.
Non sono un’amante del primosale nemmeno dopo questo piatto, lo mangerò sempre e solo così perché da solo non sa di niente. E anche in questo caso, il mio giudizio resta implacabile perché nel mio blog, a casa mia, troverete sempre onestà di giudizio sui piatti che vi presento. Anche se nel caso di ricette tratte da Cucina Naturale, c’è sempre la loro garanzia di squisitezza anche nel caso di preparazioni dietetiche.
Ho tenuto volutamente il formaggio poco cotto, per fare le foto. Dopo lo shooting lo ho rimesso in forno, perché va mangiato sciolto, e soprattutto subito dopo averlo sfornato.
Di sicuro questa non è una preparazione che contempla i tempi biblici degli scatti per il blog. La consistenza originale è infatti cremosa, scioglievole e potete vederla nella ricetta originale su Cucina Naturale dove, furbamente, hanno fotografato la forchettata direttamente dalla teglia. La formaggella deve diventare morbida e avvolgere, in ciascuna forchettata, i pomodorini ammosciati.