Sono stata da sempre una delle fans più sfegatate delle melanzane, a cui sono stata “iniziata” da piccola, tra parmigiane di melanzane, quella classica comme il faut o anche quella con le sottilette, come le faceva mia nonna per fare veloce, “pasta alla siciliana” di mamma, melanzane e funghetto di zia Rosa e polpette di melanzane di mia zia Nora (tutte ricette che trovate qui sul blog, per altro). Col tempo poi ho imparato a cucinare le melanzane in altri modi, dal Babaganoush agli involtini light, e dove posso, le aggiungo alle mie preparazioni.
Non avendo ricevuto poi dalla nutrizionista alcun divieto ad utilizzarle nella dieta che sto facendo, diciamo che le preferisco anche alle zucchine, che alla lunga stufano, e quindi le sto cucinando spessissimo.
Vi avevo anche già parlato di questo formato di pasta (perché di pasta si tratta) che adoro, il Ptitim, che avevo colorato di rosa, e che col tempo mi sto specializzando a cucinare in diverse maniere.
Oggi ho unito il Ptitim e le melanzane, in un piatto fresco, veloce da preparare, leggero e perciò adatto alla mia dieta, e profumato di basilico, per conservare il ricordo di questa estate che ahimè sta per finire.
La ricetta è di Martha Stewart, presa da un numero della rivista Everyday Food alla quale sono abbonata su Zinio (un raccoglitore su iPad di riviste di tutto il mondo tramite abbonamenti a prezzi competitivi). E la ho preparata subito, avendo in casa tutti gli ingredienti, ptitim incluso, senza avere alcun dubbio rispetto al fatto che potesse essere un piatto un po’ troppo ospedaliero o magari risultare amarognolo, con le ultime melanzane di stagione (contengono già i semi, purtroppo).
Ne ho preparato in abbondanza, addirittura, così avrei potuto conservarlo in frigorifero per i pranzi dei due giorni seguenti, ma per assaggiare e poi riassaggiare e poi “capire meglio”, ne ho mangiato anche un po’ di più rispetto agli 80 grammi che avrei dovuto assumere, ma pazienza. E’ troppo buono e non ho avuto sensi di colpa. Le dosi della ricetta dovrebbero essere per 4 persone “normomangianti” (lo so che non si dice ma i puristi della lingua andassero pure a sciacquare la loro nell’Arno anche per me), ma stavolta sono servite solo a me, in due pasti, ohi ohi!