Iniziamo subito col chiarire cosa è una rillette, così la prima domanda è già evitata.
La rillette, sebbene per indicarle la parola si usi al plurale, les rillettes, è un prodotto spalmabile, di carne (anatra o pollo) o di pesce (salmone, tonno, sgombro), tipicamente francese. La parola deriva da rille che significa “striscia, listello”. E questo perché seppur spalmabili, le rillettes non sono vellutate tipo mousse o paté, ma si sentono ben definiti i filetti della carne che le compongono, all’interno della componente cremosa, in questo caso costituita dal formaggio robiola.
Ho preso la ricetta dal blog di Giulia, Ab Ovo usque ad Blog, che non ho mai conosciuto di persona, non so nemmeno che cognome abbia, ma che ho sempre ammirato per le sue foto e le preparazioni, sempre chiarissime, e sempre di successo assicurato. Quest’anno più che mai, ho selezionato diverse preparazioni dal suo blog, e in effetti se scorro la lista dei preferiti del mio mac, trovo almeno 15 Ab Ovo in elenco… quindi state pronti che nel 2018 una piccola succursale di Giulia sarà presente nel mio blog. Questa infatti è la seconda ricettina tratta dal suo blog, la prima erano quelle deliziose sfogliette ai ceci con il dip ai carciofi che ho pubblicato qualche giorno fa.
Avrei potuto servire questa rillette con sfogliette, ma ho preferito spalmarla su crostini di baguette semplicissimi, rese croccanti in forno per pochissimi minuti, per mangiarla in purezza. E le ho pubblicate oggi perché, essendo domenica la Vigilia di Natale, e allestendo tutti un ricco buffet per aspettare la mezzanotte e aprire i regali sotto l’albero, questa rillette potrà fare (e farvi fare) una bellissima figura sulle vostre tavole. In fondo le vigilie sono di pesce, anche se non c’è nessuna tradizione, come ogni vigilia, e non ci credo che un bel filetto di salmone fresco, così come una “sleppa” di salmone affumicato, non la avete contemplata nella lista della spesa. Ci vuole pochissimo e poi all’interno c’è il mio amato limone, che la sgrassa 😀
Compravo raramente il filetto di salmone fresco dal mio pescivendolo di fiducia, perché essendo sempre lui “sotto ciclo” non me lo sfilettava mai, e quindi passavo sempre più tempo a pulirlo, tra pelle, squame e spine, che a cucinarlo e mangiarlo. Poi Federica Bertuzzi un giorno scrisse che i filetti di salmone congelati di Ikea sono eccezionali, e così durante l’ultima visita al colosso svedese con Cristiana li ho acquistati per curiosità. Ebbene, che mi crediate oppure no, sono ECCEZIONALI “piddaveru” (cit. Flavia), e da quel giorno non compro altro salmone.
Il procedimento è completamente tratto dal blog di Giulia, con la sola differenza che mentre la sua preparazione prevede un filetto di salmone fresco, in tranci, io ho utilizzato i comodissimi filetti dell’Ikea.
Daniela Ceravolo, autrice del blog La Forchetta sull’Atlante, ha preparato le rillette di salmone, con una aggiunta assolutamente golosa e gourmet, partecipando al mio mese da vincitrice del The Recipe-tionist. Potete vedere la sua versione cliccando qui.
2 Comments
Pellegrina
6 Ottobre 2018 at 14:53
Vale che cosa metti tu sul fondo del cestino per la cottura a vapore? Grazie.
Valentina
6 Ottobre 2018 at 16:58
Ciao cara, io se ho la verza utilizzo le foglie esterne, altrimenti carta forno bucherellata, o meglio ancora dei dischetti di carta forno a fori che vendono proprio i negozi etnici e che si acquistano in base alla dimensione del diametro della vaporiera. Ma vai di foglie esterne di cavolo o di verza nel caso, anche lattuga!