Uèèèèèèèèè, Funiculare senza corrente… Ce lo diciamo sempre, io e Pasqualina quando, nelle nostre chilometriche telefonate fiume, una scavalca l’altra chiacchierando animosamente. Basta che parte un Uèèèèè, e l’altra dice Funiculare senza corrente, a cui si risponde, come il fotografo Pasquale, “mia moglie la tiene la corrente!“… e ridiamo.
Funiculare senza corrente è diventato anche il soprannome che ho dato a Pasqualina, e glielo scrivo sui bigliettini dei vari pacchetti che nel tempo ci siamo inviate. Pare che in napoletano sia addirittura una imprecazione, ma sinceramente mai mi sognerei di imprecare contro Pasqualina, e mi fa talmente ridere la scena di Miseria e Nobiltà, che tutto ci vedo meno che una imprecazione.
Con un Uèèèèè iniziava una telefonata la settimana scorsa a Pasqualina, perché volendo preparare i Crespolini Ravellesi, il ripieno mio risultava liquido. E non riuscivo ad andare avanti in quello che era il procedimento per altro sapientemente spiegato. Alla fine ho dovuto chiamarla, svelandole che ricetta stavo preparando per il suo mese da vincitrice del The Recipe-tionist, perché dovevo trovare una motivazione al mio fallimento, di un ripieno da lei più che collaudato.
La soluzione è stata che ho utilizzato la ricotta del supermercato, quella nella confezione di plastica. In questa ricetta, mi raccomando con voi che la proverete, bisogna usare ricotta fresca e soprattutto super asciutta. Se proprio volete usare quella del supermercato, ce ne sono in vendita alcune che, all’interno del vasetto, sono rialzate dal fondo in una specie di cestello forato, e il siero sta tutto sul fondo. Quella è sicuramente asciutta! E più adatta di quella che ho preso io.
L’unica soluzione per non buttare un litro e mezzo di farcia delle crepes, è stato modificarne la forma. Da tronchi di crepes ho creato dei mega saccottini, che ho alloggiato nello stampo da Jumbo Muffin che avevo acquistato di recente, e che mi hanno permesso di ottenere questi fagottini carinissimi.
Per fortuna le regole del gioco consentono di cambiare anche la forma di una ricetta da rifare, per cui, la mia unica variazione rimane l’aver utilizzato tanto basilico in aggiunta alla già ricca e gustosa farcia.
Ora mi direte… beh, sono crepes ripiene… e no, qui vi sbagliate. Anzitutto, essendo la ricetta di un certo Sal De Riso, tanto banale non poteva essere, non trovate? Fosse solo perché il ripieno, che io ho toppato, prevede una particolarissima besciamella al vino bianco, che utilizza soltanto lui. Perciò, datemi retta, procuratevi una ricotta degna di questo nome, asciutta, e provate a farli voi, gli originali Crespolini Ravellesi, assaggiatela questa besciamella al vino bianco, respirate il profumo che sale dalla pentola mentre preparate il roux alcoolico, e poi mi verrete a dire se sono banali crepes ripiene.
7 Comments
Luisa
31 Gennaio 2019 at 8:33
Mamma mia, io di prima mattina non devo passare di qui.. o da Facebook!
La besciamella con dentro la ricotta di De Riso me la mangio a cucchiaiate, a volte rischio di doverla rifare per quant’è buona!
Pasqualina Filisdeo
31 Gennaio 2019 at 9:05
Uahauahauahuaahauahah!!! Mi fai morire! Comunque oltre a tenere la corrente la sottoscritta viaggia anche spedita! Non volendo hai proposto una variante molto carina, veloce e facilmente porzionabile della ricetta! Formati a fagottino sono splendidi anche per un buffet in piedi. Le girelle hanno una formatura decisamente più rognosa. Che dirti! La foto parla da sola, ci farei colazione adesso! Grazie per il tuo contributo! ❤️
Elisa Baker
1 Febbraio 2019 at 14:18
Ma diciamo che sta forma mi piace un sacchissimo, per iniziare!!! La ricotta stra buona fresca, di pecora che noi qua usiamo per il ripieno dei cannoli, la dobbiamo mettere a colare dentro ad un contenitore chiusa in frigo una notte intera e mi sa che per replicare sta meraviglia di ricetta farò così. E ben venga che a te sia accaduto questo “incidente”, perchè ripeto, ci hai regalato una forma magnifica e ci hai anche spiegato come ovviare il problema. Cara pedruccia mia, mi fai felice, ora sai cosa altro ci vorrebbe per farmi arrivare in cima all’arcobaleno… Ci spero sempre fino alla fine ahahahaha, baci
Elena
14 Febbraio 2019 at 6:00
Ero troppo curiosa e sono venuta a leggere di che si trattava, ma prima sono andata sul suo ig per vedere se riuscivo ad indovinare! Ebbene non sono riuscita !! Che meraviglia!!! Alla fine da un disastro è uscito un capolavoro!! Lo segno subito!
Valentina
14 Febbraio 2019 at 7:16
Si devo dire che alla fine buonissimo era e buonissimo é rimasto ma nemmeno la forma, rispetto agli originali, mi dispiace troppo. Ho fatto dei bei saccottini. Se li provi fammi sapere sono particolarissimi 🙂
Pellegrina
16 Febbraio 2019 at 12:38
Quando entra in scena questa cucina c’è solo da alzare le mani e mangiare. Sarebbe sostituibile il latte con altro vino o con del brodo? La besciamella col latte la trovo sempre un po’ indigesta.
L’insieme è da divorare.
Valentina
18 Febbraio 2019 at 7:38
Altro vino direi di no, ma andrei di brodo senza problemi! Anzi, fammi sapere!