La cucina del riciclo spesso dà vita a ricette che sono addirittura più buone di quelle classiche. E’ il caso delle Scotch Eggs, piatto oramai acquisito dalla cucina tradizionale Scozzese prima e britannica poi, nato dal riciclo delle carni avanzate durante le giornate di festa. Ed è proprio la possibilità di variare le carni che costituiscono l’involucro goloso di semplici uova sode, che fa di queste Scotch Eggs un piatto di sicuro sostanzioso e pesante, ma anche molto versatile.
Quando le ho preparate non avevo carne avanzata, e il mio scopo non era quello di riciclare alcun tipo di proteina, volevo solo prepararle finalmente dopo averle viste nei video di Gordon Ramsey (che utilizza sola salsiccia nella preparazione delle scotch eggs) e su tutte le riviste straniere alle quali sono abbonata.
Le Scotch Eggs sono un piatto databile ai primi del ‘700 quando, il famoso negozio di Londra Fortnum & Mason lo cucinò per la prima volta su richiesta di un ricco viaggiatore, traendo ispirazione da un piatto indiano composto da carne e uova sode. Se una volta venivano servite come accompagnamento di piatti di carne e patate, oggi le scotch eggs vengono preparate come spuntino da portare al picnic o da servire alle feste come finger food tanto da essere chiamate anche Picnic Eggs o Party Eggs. Ma soprattutto sono oggi il classico aperitivo nei pub del Regno Unito.
Alla fine della fiera, si tratta di uova sode, rivestite di un impasto di salsiccia profumata con salsa Worchester, impanate e fritte…. insomma, roba per i miei denti, come oramai ben sapete. Io capisco che la tentazione sarà di prepararle e mangiarle fino a morirne, ma vi assicuro che ve ne basta solo uno, per non mangiare altro fino al giorno successivo. A meno che non optiate per uova di quaglia, che io personalmente rifiuto di mangiare, ma che sarebbero un buon compromesso per un finger food che davvero possa definirsi tale.
Paradossalmente, l’uovo preparato in questo modo resta la componente più leggera e digeribile, essendo la carne che fa da involucro la parte più pesante. Ed è per questa ragione che se si riesce a fare uno strato di carne non troppo spesso, il piatto nel suo complesso si manterrà delicato e digeribile.
Si tratta comunque di un piatto decisamente proteico, che forse è meglio considerare un piatto unico piuttosto che un antipasto o aperitivo, e che dovrebbe essere accompagnato con qualcosa che lo sgrassi e che rinfreschi, come una insalata, e nulla più.
1 Comments
Pellegrina
16 Marzo 2019 at 22:53
Ecco questo lo farei pari pari!