Simona Ielli, del blog Farine, Fiori e Fili è una di quelle persone per le quali non sei un “numero”, è una delle prime foodblogger per le quali io ho assunto una identità, e gliene sono molto grata. Con Simona ho condiviso grandi risate e grandi sfoghi negli ultimissimi giorni, e quando lo scorso anno per Aifb, che entrambe abbiamo lasciato, fu ambasciatrice delle tagliatelle fatte in casa, volli cimentarmi per la prima volta nella preparazione delle tagliatelle. E per la prima volta ho voluto farle colorate, consapevole di quanto sia difficile colorare naturalmente una pasta all’uovo. L’idea era quella di preparare delle tagliatelle che avessero quelli che erano i “miei” colori di bandiera, il verde e il viola (ok, rosa fuxia era la mission usando la barbabietola), provando sulla mia pelle che l’uovo all’interno della sfoglia ne cambia il colore in cottura… e così, perdonate il titolo della ricetta, ma più che rosa le mie tagliatelle sono diventate color corallo!
Come prima volta direi che non sono venute male le mie tagliatelle, ma un giorno diventerò brava come Rina Poletti, la sfoglina per eccellenza, di cui ho appena comprato il libro per rifare la sua sfoglia, in attesa di fare il corso con lei!
Sapevo che il colore non sarebbe rimasto vivo, anche usando lo stratagemma di aggiungere all’acqua di cottura della pasta mezza barbabietola, ma non è servito a tanto… la prossima volta aggiungerò del cavolo viola o del succo di mirtillo, come invece ha suggerito proprio Simona, o forse proverò a farle solo con l’albume… sta di fatto che ci riuscirò ad avere delle tagliatelle fuxia!
Il gusto però è eccezionale, e la salsina di porri è così semplice e gustosa, che diventerà il mio condimento veloce per molti altri formati di pasta.
L’idea di questo accoppiamento la ho presa da una ricetta dello chef Giuseppe Capano su un numero di Cucina Naturale dello scorso anno.