Durante la collaborazione con Arnaboldi Food, ho potuto spaziare con la fantasia, creando, con i loro ingredienti etnici di qualità, diverse ricettine sfiziose, saporite, e assolutamente assimilabili anche ai gusti di chi verso il nuovo storce un po’ il naso.
Ammetto che l’Alga Nori mi ha mandata un po’ in crisi fino a che una notte ho letteralmente sognato di sminuzzarla appositamente per usarla in qualche impasto. Il giorno successivo, facendo altro ed essendomi venuta fame, mi sono accorta che nella dispensa avevo finito le mie bustine monoporzione di Tarallini Pavesi (ne ho una totale dipendenza) e così ho pensato di farmeli a casa e di sfruttare il sogno, infilandoci l’alga Nori triturata dentro, al posto del classico finocchietto (o anice).
Non sono mai stata tipa da aperitivo, però quel giorno avevo anche un paio di avocados in casa, con cui avrei voluto farmi un avocado toast il giorno dopo a colazione (perché io ci provo a mangiare anche qualcosa a colazione, oltre che bere il mio litro di caffelatte, ma non ci riesco e così ogni volta ne tento una diversa, vedessi mai che ci riesco), ma ci ho preparato un intingolino simil Guacamole (se dico Guacamole si rivolta il mondo dei saccenti che mi legge sempre senza lasciare traccia ma che compare solo per lasciare commentini del cazzo) a cui ho aggiunto anche una puntina di Wasabi.
Ne è venuta fuori una cosa deliziosa, assolutamente inusuale, che mi ha lasciata senza parole. E che ho chiamato Tarallushi perché sono l’unione di un prodotto totalmente italiano, i tarallini, con un ingrediente giapponese, l’alga Nori, presente in quasi tutti i pezzi del sushi.
Ho potuto unire quindi la tecnica della doppia cottura dei tarallini (prima bolliti ed asciugati all’aria e poi cotti in forno per croccantizzarsi), tutta italiana come i tarallini stessi del resto, con ingredienti tipici giapponesi, creando uno di quei mix and match che piacciono tanto a me.
Ho preparato questi tarallushi per la mia collaborazione dello scorso anno con Arnaboldi, che mi chiese una ricetta veloce per l’aperitivo di Ferragosto.
Con questa ricetta il blog chiude fino a Settembre. Il motivo? Sono stanca, lo siamo tutti, e dopo due anni di Covid, nonostante ad oggi ci sia un tasso di positivi spaventoso, nonostante siamo in estate con temperature tropicali che avrebbero, e sottolineo avrebbero, dovuto impedire le trasmissioni e i contagi, voi siete tutti in vacanza o comunque lontani dagli schermi, sia dei pc che dei cellulari. I dati statistici sono bassi ed io finisco per bruciarmi le ricette nuove, sia sul blog che sui social, visto che non le prendete in alcuna considerazione. E forse fate anche bene, godetevi il mare anche per me. Ci rileggiamo perciò a Settembre, mi prendo la stessa pausa della Sciarelli con Chi l’ha Visto, ricordandovi che “la redazione ” è comunque sempre operativa, quindi se avete bisogno di qualcosa, scrivetemi e chiedete!
Buon relax.
4 Comments
Rossella
19 Luglio 2022 at 19:35
La ‘redazione sempre operativa’ è fantastica!!! :-))) Buone vacanze e … si, approfitterò del servizio!
Valentina
19 Luglio 2022 at 19:52
Buonissime vacanze a te!
Franca
22 Luglio 2022 at 21:05
Noooo….ma questi tarallushi sono fantastici di nome e di idea! L’alga nori non pesa niente….in valigia! Sperando che la casa dove vado abbia una cucina degna! Buone vacanze
Valentina
22 Luglio 2022 at 21:06
E allora tocca solo rifarli anche in vacanza!!!