Io con le farine senza glutine devo fare amicizia, non ci sta niente da fare. Ho fatto troppe eccezioni, troppi assaggi, ho messo troppa leggerezza nella gestione di questa celiachia, e ora mi ritrovo a dormire seduta, con i crampi, reflusso che mi fa avere la sensazione di un principio di infarto qualcosa come 8 volte al giorno, e un obbligo morale a rifare a stretto giro una gastroscopia, per capire in effetti che tipo di danno ho fatto. E credo che non sia poca cosa.
Così qualche settimana fa, complice una tre giorni di sole, ho preparato molte cose per il blog, tra cui una torta senza glutine, quella che vi presento oggi, con fecola e farina di riso, resa leggerissima dallo yogurt. Una texture impalpabile, buona per carità, ma che sia fatta con polveri si sente eccome. E se non la accompagnate con qualcosa da bere, tipo un tè caldo, rendendola adatta quindi a una merenda, dopo il terzo morso, stolzate. Garantito.
Lo yogurt, se lo avete alla frutta e non bianco, renderà il tutto meno punitivo. Lo so, ve la sto facendo nerissima più del normale, ma sapere che dovrò disintossicarmi di nuovo, pur se consapevole che perderò peso il che nel mio caso non è mai un male, mi prende malissimo.
Potessi almeno uscire a sfogarmi e fare allenamento, ma diluvia. Le preghiere di D’Amato sono state ascoltate, hanno riaperto ma diluvia. Eppure giuro che non volevo andare da nessuna parte, al massimo a fare scorta di salmone all’Ikea, di cui sono francamente in astinenza.
Veniamo a noi e a questa torta. E’ una nuvola letteralmente, si conserva poco, come tutte le cose gluten free (e provate a contraddirmi) ma si fa mangiare bene. Se poi non siete a dieta e ci volete fare una bella spalmata di crema di nocciole, è la morte sua.
Lo yogurt che ho usato io era alla pesca, senza lattosio. Poi ditemi che mi lamento a vanvera. Però l’ho mangiata accompagnandola con un tè alla citronella e limone.
Luisa Sorrentino mi ha detto, avendola vista in anteprima, che lei la prepara spesso al piccolo Mario, anch’egli celiaco, ma utilizza la ricotta, nelle stesse dosi del mio yogurt, quindi valutatela come eventuale alternativa.
Siccome non ho molto da dire perché oltre a cadermi le braccia mi mancano sempre le parole quando si tratta del glutenfree che a distanza di quasi due anni non ho ancora accettato, vorrei spendere due parole sulla merenda. Non ho mai avuto l’abitudine a fare la merenda, e in ogni dieta che si rispetti, almeno quelle obbligate da nutrizionisti e dietisti di stirpe, i cinque pasti prevedono lo spuntino e la merenda. mai fatti 8e forse questo è stato lo sbaglio e il fallimento di qualsiasi dieta io abbia intrapreso). Non ho mai avuto l’abitudine a fare merenda, né da piccola, né adesso. Mai sentita l’esigenza.
Voi invece la fate la merenda? Insomma, la trovate una collocazione per questa torta?