Qualche tempo fa, provando a mettere ordine in dispensa aiutata da Giulia (mai più, solo io so dove ho le mie cose e dove trovarle, ha messo le spezie in fila indiana tra i barattoli e sto diventando pazza), ho trovato una latta di ananas al naturale, acquistata chissà quando e chissà per quale motivo. La scadenza era lontana, avrei potuto tenerla lì in attesa di attacchi glicemici o di quei momenti di dieta in cui a colazione si prevede ananas al naturale, e invece no. Ho iniziato a guardare Pinterest in attesa della folgorazione.
Ho trovato i fiori fatti con l’ananas ad opera di Martha Stewart e tutta gasata ho pensato di farli, senza considerare una cosa: avevo bisogno di un ananas intero, fresco, senza il buco. E così, dovendo andare da Gianluca per una ricetta per le medicine di Goga, ho preso l’ananas intero al mercato dei ricchi di Ponte Milvio. Potevo preparare i fiori, evviva. Ci avrei potuto fare i cupcakes tropicali, su cui Martha stessa li posiziona, ma no, volevo utilizzare anche quelle fette al naturale che mi guardavano dalla dispensa.
E così ho posto una domanda all’etere su Facebook: “uscitemi” la migliore ricetta di torta all’ananas. Devo dire che ne ho ricevute diverse, la Bertozzi e la Zanghì hanno aperto i quaderni di famiglia, e le ho conservate gelosamente. Però nel mentre ho ricordato di aver comprato una collana di libri in francese, una delle poche lingue che odio e non parlo, e uno di questi era proprio sui gateau renversé. Indovinate cosa c’era in copertina? Una torta rovesciata all’ananas. Sì, ok, con quelle ciliegine che odio assai, candite e di un rosso fluo improbabile. Ma oramai la mia torta doveva stare in quel libro. Sfogliandolo, ho trovato diversi tipi di “infarinatura” dello stampo in cui cuocerla, e soprattutto un modo meno caramelloso ed apparentemente più light, di caramellare la torta intera (che poi vi dico). Ma soprattutto ho trovato due versioni alternative della torta classica, con Rum e cocco.
Mi serviva dunque solo trovare chi, aggratis, mi traducesse la ricetta. Ignorando che Cristiana parlasse un discreto francese, mi sono rivolta a quella santa donna di Roberta Cornali, che oltre a tradurre le due ricette, mi ha aiutata a confrontarle, con considerazioni personali, e posso dire che questa torta qua la abbiamo scelta assieme. Era quella che faceva più gola ad entrambe.
Alla fine i fiori di ananas di Martha Stewart li ho fatti lo stesso, e ce li ho messi sopra. Questa pratica dei fiori è un tantinello lunga e prevede che o siate degli Shogun con il coltello in modo da fare fette sottilissime di ananas a mano, o che abbiate una affettatrice (come nel mio caso). Ma potete tranquillamente non metterceli. Per fare i fiori poi, avrete bisogno di un ananas intero, le fette in barattolo non vanno bene perché sono state private dell’anima centrale, che invece, per la creazione del fiore in forno, serve eccome.
Ora vi spiego come fare i fiori di ananas.
Rimuovete il ciuffo dall’ananas, ruotandolo su se stesso. Con un coltello seghettato ritagliate la buccia dell’ananas seguendo il profilo del frutto. Sul frutto rimarranno dei piccoli ciuffi di peletti duri. Vanno rimossi con la pazienza di Giobbe utilizzando uno spelucchino (un coltellino appuntito)
Coricate l’ananas su un fianco e con un coltello affilatissimo ricavate delle fette sottilissime (se avete l’affettatrice, affettatelo sulla seconda tacchetta dopo lo 0). Ricoprite una teglia con della carta forno e adagiateci le fette di ananas. Infornate per circa 1 ora e mezza (anche 2), a 120°C in modalità ventilata, avendo cura di capovolgere le fette a metà cottura. Prima che le fette siano completamente secche, prelevatele dal forno con delle pinze (se no vi ustionate le falangi e poi mi fate la cazziata), adagiatele in degli stampini monouso da cupcake in modo che, asciugandosi e indurendosi, rimangano piegati a forma di fiore.
Ringrazio Assunta Pecorelli per la concessione della foto che vedete qui sopra per una migliore comprensione di come si fanno i fiori di ananas.
1 Comments
Elisa Baker
25 Maggio 2019 at 10:51
Eh lunedì compro ananas fresco, ananas in barattolo col buco ( l’ananas non il barattolo) e latte di cocco… il resto ho tutto… tu e la Cornali avete fatto un’ottima soluzione. Questa ricetta mi piace tantissimo grazie mia cara e che sia un weekend tranquillo ( nel senso vero del termine…non pensare al film con Burt Reynolds, te prego ) baci e grazie