Il giorno del mio compleanno ho ricevuto un graditissimo e desideratissimo regalo da Double Trouble, una sartoria meravigliosa molto particolare, nel pieno centro della mia amata Bologna, che tratta tessuti wax africani e pelli di recupero. Ho ricevuto due portachiavi a dir poco meravigliosi, a forma di Tortellino, il simbolo sia loro, sia di Bologna.
Inutile dirvi quanto io sia stata felice nel ricevere questo pensiero, che insieme alla collanina con la Parmigiana scomposta regalatomi da mia sorella e fatto arrivare direttamente dalla Puglia, sono stati gli unici regali che ho avuto per il mio compleanno.
Avevo già visto questi portachiavi in passato, sul feed di una ragazza che seguo su Instagram, e me ne ero innamorata, ripromettendomi di andare a prenderne qualcuno durante la mia prossima tappa bolognese. Ma poi c’è stato il lockdown, e io non sono mai nemmeno uscita ancora dalla provincia di Roma.
Quando ho ricevuto il graditissimo pensiero allora, ho pensato di ringraziare questa azienda tutta al femminile, preparando una ricettina ad hoc per presentare il “tortellino“, e mi sono cimentata per la prima volta anche io nella preparazione di un tortellino, con tutto il rispetto e il timore reverenziale per questa preparazione così perfetta. Non ho infatti assolutamente sfiorato l’ambito pasta all’uovo, meno che mai il ripieno, e ho preparato un tortellino di pasta brisé, da aperitivo, ripieno di una mousse ai pomodori secchi, che utilizzo spesso come collaudatissimo e versatile ripieno.
Sono venuti fuori dignitosissimi, buffi e gonfi tortellini dalla forma un po’ infelice, della stessa grandezza di quelli dei portachiavi di Double Trouble, che ho servito durante la sola serata fresca di questa estate infuocata.
Lo ammetto, non ho le forze di cucinare nulla di impegnativo quest’estate oramai agli sgoccioli vivaddio, ha fatto un caldo innaturale, e io lo ho patito come mai prima. Mi sono appesantita, non sto benissimo di salute da qualche tempo, ho la casa sottosopra perché a giorni mi smonteranno la seconda metà della cucina perché la nuova arriva la prima settimana di Ottobre, insomma, mi sento stanca, fiaccata dal caldo e sono in una condizione precaria in cucina. Mi direte – Ma ne hai una seconda al piano di sotto, perché non utilizzi quella! – e avreste anche ragione, ma il piano di sotto per me è scomodo, ho tutta la casa “vissuta” al piano di sopra e perciò mi arrangio. Poi ho comprato il Bimby da un paio di mesi e lo sto usando come manna dal cielo, soprattutto per via del caldo.
L’ultima volta che ero in cucina, proprio a preparare questi tortellini, ho avuto un calo di pressione così intenso che le dita delle mani mi tremavano e non riuscivo a trasferire i tortellini dal vassoio di preparazione e riposo in frigo, alla teglia per la cottura in forno. Mi sono spaventata, non capivo cosa fosse, poi mi ha provvidenzialmente telefonato Pasqualina che proprio il giorno prima aveva avuto questo fortissimo calo di pressione con tremore incluso alle mani, e mi sono un po’ rasserenata.
E quindi la pasta brisé che ho utilizzato per la preparazione di questi sfiziosi crackers ripieni è quella compera, la mia amata Brisè Buitoni. Tempo e forze per preparare la brisé per eccellenza di Michel Roux, non lo ho avuto, e spero che mi perdonerete. Nelle note vi lascio però lo stesso la ricette di Roux, laddove siate restii a prendere la brisé confezionata. Ah, nel caso optiate per la confezionata, siccome i tortellini si preparano con quadratini di sfoglia, compratela rettangolare.