“Ogni anno puntualmente in questo giorno, in questa triste e mesta ricorrenza“… così recitavano i primi versi della poesia più famosa dell’ancor più famoso Totò.
E faccio mio questo verso perché quest’anno in aprile c’è stata una triste e mesta ricorrenza… 50 anni senza Totò, morto il 15 Aprile del 1967.
Perciò, per onorare sia l’amicizia con Lucia Melchiorre, sia l’anniversario della scomparsa dell’attore, ho scelto ancora una ricetta dal libro Fegato qua, Fegato Là, Fegato fritto e Baccalà…. con una variante. Stavolta il libro lo ho trovato! E’ stato difficilissimo, è introvabile, non viene più ristampato, e così mi sono messa a fare ricerche con scadenze regolari su Ebay…. fino a che lo ho trovato. Faceva parte di un lotto di 25 libri usati dal venditore, ma di fatto il volumetto di Totò era intatto, credo che costui non lo avesse mai sfogliato. Dopo anni che, con la scoperta di Amazon, avevo abbandonato Ebay ho cliccato su Compra Subito, e pur di avere quel volumetto, ho riempito una parte di libreria con libri assolutamente inutili anche sul coaching motivazionale che a me tanto fa ridere.
Stavolta ho deciso di lasciarmi tentare dal Tortino al Salame, che si è rivelato una delizia da ripetere, più e più volte, al pari della Porcona di Corrado.
In pratica è una sorta di “pizza chiena“, a cui è aggiunto del salame, e del prosciutto crudo fatto sudare in padella.
E a proposito di Pizza Chiena, la solita Pasqualina pare abbia dopo anni di studio e tentativi, trovato e trascritto la ricetta perfetta, infallibile per gusto e dosi, e non escludo che a breve farà capolino tra queste pagine virtuali.
Ho sostituito il rotolo di pasta sfoglia che era indicato nella ricetta con pasta brisé, sempre in rotolo, perché Totò, non essendo uno chef, la comprava bella e fatta.
La ho scelta per una migliore resa fotografica e soprattutto perché, tanto che doveva essere “comprata”, ho preferito peccare comprando la brisé invece che la sfoglia.