Mai come quest’anno sto cucinando asparagi come se non ci fosse un domani. Chissenefrega degli odori “nel momento del bisogno”, mi piacciono e li preparo praticamente sempre. E quando non costituiscono l’elemento chiave della ricetta, faccio sempre in modo che ne siano uno degli ingredienti principali. Insomma ci sono e per me si devono sentire.
Non é sempre stato amore quello per gli asparagi, come per Julie Powell in Julie & Julia non era amore con le uova. Ma alla fine lei si rese conto che semplicemente non sapeva cucinarle, e anche io, ho imparato tardi a cucinarli e quindi ad apprezzarli.
Lo avrò detto già mille volte ma gli asparagi erano uno dei piatti cucinati da mia mamma nelle varie fasi di dieta di mio padre quando vivevamo tutti insieme e lei glieli stra-lessava e serviva in un piatto col limone. ‘Na zozzeria assurda.
L’hummus viola, pubblicato prima della ricetta di oggi é testimonianza del fatto che dopo aver imparato a trattarli io amo gli asparagi; avrei potuto utilizzare mille altre verdure per accompagnarlo ma ho scelto le punte di asparagi sottili volutamente, non solo per lo stacco cromatico meraviglioso che hanno dato alla composizione finale.Quando, lo scorso inverno, ho avuto la “fase broccoli” (altro ortaggio che amo), Alessandro mi ha fatto un lisciabusso che tirava in ballo anche gli ideatori di In and Out, film di animazione che per inciso non ho visto (non li amo tanto) che aveva scelto per il personaggio Disgusto il colore verde nuance broccolo, perché a suo giudizio il broccolo é in assoluto l’ortaggio più odiato al mondo. Io credo siano i cavoletti di Bruxelles, ma sono dettagli. Ad ogni buon conto io sono una amante del verde nel piatto, delle verdure in generale, e questo periodo vi dovete sorbire gli asparagi.
E quindi, anche se per Alessandro le ricette con gli asparagi pubblicate sono già troppe, oggi ve ne pubblico un’ennesima. Questi meravigliosi ortaggi, oggi sono parte integrante di un piatto di pasta molto primaverile, a cui ho aggiunto il tocco “fat” con la pancetta arrotolata Emmedue Salumi, che l’azienda mi ha regalato in quantità industriali.
Nata come ricetta Bimby (l’ho scoperta in un pomeriggio annoiato mentre dovevo passare il tempo mentre facevo le leg extension di fisioterapia e sfogliavo la app Cookidoo), l’ho fatta però completamente sui fornelli.
E’ tra l’altro una delle pochissime coerenti con la stagione in corso che troverete sul mio blog. Oltre agli asparagi contiene piselli freschi e le mie amate fave fresche, di cui in questi mesi sto letteralmente abusando. Le amo, amo la pasta e fave come la faceva mia nonna e diciamo che un paio di volte a settimana è presente sulla mia tavola un piatto colmo e fumante di spaghetti spezzati con la crema di fave.
Le trofie non sono proprio il mio formato di pasta preferito, ma la ricetta, che ricordo, è una ricetta Bimby, prevedeva proprio le trofie e ho voluto dare una chance a questa pasta, trovando che alla fine è davvero un formato azzeccato a questa preparazione. Io mangio difficilmente le cose col cucchiaio, per la disfagia di cui soffro, uso sempre la forchetta che mi fa mettere in bocca quantità piccole di pasta. Utilizzo il cucchiaio solo per brodo e minestrone e pasta e fagioli, ma ammetto di usare un cucchiaio da té per la suddetta ragione.
In frigo, proprio mentre vi scrivo, ho altri due mazzi di asparagi che finiranno in un risotto con un tocco in più in mantecatura, che non vi svelo ma che pubblicherò prima che passino di stagione (non che poi per me sia un problema pubblicare cose fuori stagione).