Solitamente il 31 di Dicembre, perlomeno a casa mia, ovunque ci si riunisca, che sia da me, da mia zia o a casa di mia madre, siamo talmente tanti che seppur avendo tutte case enormi, i tavoli non bastano mai. E così si finisce sempre per optare per buffet, riccamente allestiti e strabordanti di cibo, da cui ognuno può attingere, appoggiando i piatti un po’ ovunque, dai tavolini alle mensole, alle credenze… e il sottofondo è di preghiera che quanto nel piatto, senza la stabilità del tavolo, non finisca inevitabilmente sui divani.
Quest’anno più che mai siamo da mia mamma, sarà il primo Capodanno con la piccola Vittoria e stiamo da almeno un mese a discutere su una chat di Whatsapp su chi fa cosa e soprattutto su COSA si fa. Quest’anno l’eredità dei panzarotti di mia nonna passa a me. Mia cugina Eleonora che aveva preso l’incarico di farli, quest’anno non riesce a far lievitare nulla, e quindi partirò prima del sorgere del sole da casa mia con la Kitchen Aid sotto il braccio e trascorrerò la vigilia impastando panini napoletani, danubi, porcone e panzerotti.
Qualcosa di pesce ci sarà sempre, altrimenti per me e mio zio Rino non sarebbe vigilia, quindi di sicuro qualcuno preparerà il polpo all’insalata, e io ho pensato di proporre, insieme al brindisi di aperitivo e di apertura del buffet, queste mazzancolle intinte nell’impasto delle paste cresciute (le zeppoline napoletane), aromatizzato allo zenzero fresco. Le ho provate, sperimentandole, la Vigilia di Natale, che mai come questa volta è stata un momento di prova di ricette nuove da poter sottoporre al conclave per l’approvazione del menu del buffet del 31.
Amo lo zenzero, è rinfrescante, digestivo, e lo adoro col pesce, ma non è di certo una scoperta mia eh! Avevo preparato una pastella simile, meno densa e non lievitata, per preparare in passato delle bacchette di pollo, e la pastella era al profumo di zenzero, sia fresco che in polvere. Stavolta ho voluto inserire un elemento napoletano, le “paste crisciute“, aromatizzando quell’impasto con lo zenzero solo fresco, e passandoci le mazzancolle, pulite completamente da intestino, testa e carapace, con la sola eccezione dell’ultima “coccia” dove è attaccata la coda, che durante la frittura per altro, si è aperta a mò di ventaglio, rendendole davvero carinissime.
Ne ho lasciate alcune al naturale e altre le ho passate velocemente nei semi di sesamo prima di friggerle e le ho servite accompagnandole con il prosecco ghiacciato e devo dire che avrei continuato a mangiare solo questo, saziandomi.
Chissà se le preparerete per il vostro aperitivo, per il brindisi che apre le vostre cene di fine anno, nel caso fatemi sapere. Cin cin e buon anno nuovo a tutti!
2 Comments
Simo
28 Dicembre 2017 at 15:17
Valeeeeee
di queste potrei mangiarne a chili, senza smettere mai!
Che delizia….
Buon anno amica!
Valentina
29 Dicembre 2017 at 7:39
Auguri anche a te tesoro 🙂