Per la pronuncia, citofonare La Piccola Quaglia.
Oramai, dopo il suo video dello spiegone sui vari tipi di ravioli cinesi, con cognizione di causa e non per saccenza acquisita come molte predicatrici del web, Ilaria è la mia fonte ufficiale di “oriente”. Dall’ingrediente, al nome esatto, dall’usanza tradizionale alla pronuncia, mi rivolgo a lei. Così come per l’India mi rivolgo ad Erika e a Niraj o ad indiani veri, e per la Thailandia a Vaty.
Però queste polpette, il cui nome si scrive così 珍珠丸子, Ilaria non le conosceva (ancora) e credo che non passerà tempo che le preparerà anche lei, con un preambolo più erudito di questo che sto scrivendo io, e ciao.
Io le ho scoperte sul blog di Giovanna Hoang, che di origine è vietnamita, ma le polpette, che vi autorizzo a chiamare Pearl Meatballs, come sono conosciute in tutto il mondo, sono cinesi. E il riso che si utilizza per la “panatura” esterna, è giapponese. Tutto chiaro, no?
Giovanna le aveva preparate qualche mese fa per la piccola Isabella, che avendo la fortuna di essere figlia di cotanti genitori (se Giovanna è la blogger top di gamma che tutti conosciamo, è tra gli ideatori di Fuudly, di rara bravura e gentilezza, anche suo marito Luigi non è da meno in quanto maestro di bbq e di cotture sottovuoto e cintura nera di risotti, e scusate se è poco), aveva colorato il riso glutinoso di giallo attraverso l’utilizzo della curcuma, e alla fine le aveva decorate con buffissimi occhiatti edibili per renderle ancora più fiabesche per la sua piccolina.
Ho approfittato dell’arrivo del riso perfetto per questa preparazione di cui sono stata omaggiata da Arnaboldi, e mi sono decisa a preparare anche io le Pearl Meatballs, senza colorarle con la curcuma, ma aggiungendo un pizzico di curry verde in polvere all’acqua di ammollo del riso, senza occhietti, ma ugualmente saporite, da farci il bis.
Anche se il nome del riso da sushi è riso glutinoso, non contiene affatto glutine. Viene anche detto riso appiccicoso, ceroso e riso perla (ecco qua il perché del nome delle polpette “perlate”). Essendo privo di una delle due componenti dell’amido, venendo a mancare questo elemento, che si chiama amilosio, resta solo la componente appiccicosa che si chiama amilopectina, e dopo la cottura questo riso si può plasmare a proprio gusto. Fine della parentesi Mondo di Quark che ogni tanto mi assale e torno scema. Il riso da sushi, o glutinoso è quel riso che vedete nelle deliziose Bento Box giapponesi, che le mamme preparano ai figli per la scuola, dandogli forma di orsetto addormentato con la copertina di frittata e l’occhio chiuso creato tagliuzzando un foglio di alga nori, per capirci. Nessun artificio, solo riso glutinoso. Ed è chiaramente il riso che si utilizza per il sushi.
A casa ce ne siamo innamorati letteralmente. Il metodo di cottura al vapore, di un brodo che preparate un po’ alla come vi pare a voi, o anche solo di acqua in ebollizione, le ha rese anche leggere. Ma la cosa che sorprende di più è la magia vera e propria creata dal riso, che le riveste senza staccarsi, le avvolge come un maglioncino aderente. Io poi adoro la carne trita di maiale, la trovo proprio adatta perché non diventa stopposa come quella di manzo, e non sa di bestia come quella di pollame. E poi beh, in Cina si usa tantissimo, anche nel ripieno dei miei amati ravioli alla griglia (rivolgetevi sempre alla suddetta Piccola Quaglia per nome proprio e pronuncia), che presto mi accingerò a preparare in casa, dopo il riuscitissimo esperimento degli Xiao Mai.
Per questa preparazione vi occorre preparare tutto la sera prima, sia la farcia per le polpette sia soprattuytto il riso. Dopo averlo infatti sciacquato molto bene, va messo a mollo per una notte intera, in frigorifero, in acqua semplice o aromatizzata con la spezia che più vi piace. Giovanna Hoang, come vedete nel suo blog, ha usato la curcuma che ha tinto il riso di giallo, io ho usato polvere di curry (verde), per un mero aroma. Ma la “tintura” non è necessaria. L’ammollamento in frigorifero del riso è la ragione per cui i tempi di preparazione sono di 12 ore e passa.
Il riso per sushi, così come moltissimi altri ingredienti, potete trovarlo online sull’e-shop di Arnaboldi, dove vi ricordo, che potete usufruire di uno sconto del 15% sul totale, utilizzando il codice a me dedicato PROFUMODILIMONI15.
P.s. Questi piattini deliziosi, che ho comprato all’Ikea, fino a ieri ho pensato fossero con il decoro di prezzemolo. Poi la Bertuzzi mi ha detto che sono molto più romanticamente foglie di gingko. Mi perdonerete, ma per me restano i piattini col prezzemolo.