Prima di riuscire a capire la gestione delle zucchine tonde, mi ci è voluta letteralmente la mano di dio. Non si sono mai cucinate a casa dei miei, né di mamma né di nonna. Zia Rosa era la delegata agli ingredienti strani e nuovi ma, a memoria mia, credo di non avergliele mai viste cucinare. La prima volta che le ho preparate le ho fatte chiaramente crude. La seconda volta ho provato a svuotarle da crude, scavandole come un falegname con lo scalpello, e di sei che ne avevo da preparare, ne ho lasciata integra solo una, perché le pareti esterne mi si sono sfracellate tutte. Una volta ancora tolsi il cappello e le lessai qualche minuto, ma la polpa interna si imbibì di acqua e vennero molli.
Da quel momento, qualsiasi sia il metodo universalmente giusto per la gestione delle zucchine tonde, tanto belle quanto infide, ho trovato una mia maniera, che le rende cotte e nonostante ciò stabili per ospitare il ripieno e affrontare una seconda cottura in forno. Le lesso intere, così come le compro. Le lavo sotto acqua corrente e le tuffo in acqua. 10 minuti dal bollore e le scolo, lasciandole raffreddare. In questo modo non sono mollissime, non sono sicuramente perfettamente cotte ma tanto devono ricuocersi in forno e soprattutto si svuotano con estrema facilità.
Avevo già preparato delle zucchine tonde ripiene qui per il blog, con un ripieno vegetale, con la loro stessa polpa ripassata in padella ed insaporita, a mo’ di soufflé. Questa volta ho voluto riempirle del “contenuto classico” che utilizzo per fare quelle lunghe sempre ripiene in forno (e che fanno “spantecare” di meno). Ricotta e tonno. Alterno solo la proteina animale, a volte tonno e a volte prosciutto cotto. A volte aggiungo della scamorza affumicata grattugiata, a volte solo una generosa manciata di Parmigiano Reggiano grattugiato. Poi lo sapete meglio di me o ve lo avrò detto fino allo sfinimento (vostro), che le ricette salate le potete personalizzare quanto vi pare e piace.
La versione di oggi è con tonno sott’olio e ricotta (Riccotta Valcolatte nel mio caso perché è dolcissima e asciutta), Parmigiano, un uovo, una grattatina di pepe e maggiorana.
Non ho mai amato particolarmente il tonno in scatola poi cotto, anche quando mi preparo la pasta al tonno, offendo la pasta al tonno per antonomasia (che prevede anche un po’ di salsa di pomodoro), e semplicemente apro una scatoletta di tonno nella pasta in bianco, aggiungendo un filino di olio a crudo e del pepe nero. Ma in questa preparazione, così come nelle sfogliette al tonno, classico aperitivo in sfoglia, mi ci piace. Forse è proprio la tanto da me detestata ricotta che fa il suo buon lavoro e mitiga il sapore del tonno cotto che non apprezzo.
Ho rifatto questa ricetta già diverse volte da quando mi sono messa (diciamo) a dieta, perché se usati gli ingredienti nelle giuste dosi, è un piatto completo e leggero, che rientra nei range della dieta. Ed ha riscosso successo anche tra chi a dieta non è.