Spesso si è portati a pensare che la Cucina senza Cottura sia un mero assemblaggio di cose confezionate e soprattutto che riguardi solo preparazioni dolci. Si sbaglia anche a pensare che la cucina senza cottura sia la base della filosofia del Crudismo. La Cucina senza Cottura è solo quel modo per mangiare bene quando la voglia di accendere forno e fornelli non c’è e nessun mese meglio di Agosto poteva accogliere la filosofia di questa Giornata del Calendario così “speciale”. D’estate la voglia di stare accanto ai fornelli diminuisce , ma basta usare ingredienti di stagione nel caso di verdure da consumare crude, e freschissimi nel caso di carne e pesce trattati a mo’ di tartares, per avere dei piatti che non mortificano la fantasia ma nemmeno il gusto. I piatti freddi sono da sempre i migliori amici dell’estate, il pinzimonio di verdure ne è un esempio, o l’insalata bergera piemontese, fatta con uva, toma e noci.
Quello di oggi è un piatto semplice che accompagna le mie estati da sempre (con o senza frisella), e che preparo spesso sebbene i pomodori mi facciano male. Di solito gli ingredienti che utilizzo per la preparazione dell’insalata di pomodori di mia madre sono altri, i pomodori soprattutto, ma in questo caso volevo dare anche una forma bella a un piatto che semplicemente adoro, e così ho optato per i pomodorini multicolore che, con una fortuna sfacciata, ho trovato al supermercato.
L’insalata di pomodori di casa mia é un piatto freddo nonché completo. I pomodori tipo SanMarzano, non completamente maturi, perciò scelti accuratamente arancioni, la cipolla rossa di Tropea tagliata finissima e pertanto consumabilissima anche cruda, i friggitelli svuotati dei semini interni e tagliati a “fiorellini” sottilissimi che regalano al piatto quel gusto inimitabile, l’origano, il basilico costituiscono la parte “verdura”. Poi abbiamo la mozzarella, la parte “latte e calcio” (ma mai dentro l’insalata, ci si mangia insieme) e il tonno in scatola per la parte “proteina”. Mi direte mancano i carboidrati… eh no… in questo caso abbiamo la frisella, che va solo bagnata con il sughetto dell’insalata di pomodori per ammorbidirla tanto quanto serve per non scalfirsi un dente, ma di solito la accompagno con tantissimo pane. Ed ecco il “carboidrato”.
Come dicevo poche righe più su, utilizzo di solito dei pomodori diversi, i pomodori San Marzano ancora non perfettamente maturi, quelli che qui vendono come pomodori insalatari, oblunghi, dal colore sfumato tra l’arancione e il verde, tagliati prima in due per il lungo e poi in piccole mezzelune. Solitamente non utilizzo nemmeno il porro, ma preferisco la cipolla rossa di Tropea, molto dolce e profumata al punto giusto. Il condimento è sempre lo stesso, olio, peperoncino (se piace), origano, sale, cipolla, ventresca o filetti di tonno e friggitelli. Il tutto accompagnato da un fiordilatte di Agerola o da un’ottima mozzarella di bufala che, come nel caso delle piccolissime ciliegine di mozzarella utilizzate oggi per la frisella, acquisto fatto su Mozzarella.it, e un mare di basilico fresco.
Mia madre aggiunge anche le olive verdi, ma ora posso dirlo “Mamma, le olive verdi uccidono il sapore, non ce le mettere più“.