Il piatto preferito di Delphine, la moglie di mio cugino di Toulouse, sono le patate preparate in una maniera che in Francia viene definita Gratin Dauphinois, e lo ho scoperto proprio quando ho preparato questo contorno tanto semplice quanto scenografico, per inaugurare la mia nuova padella di ghisa.
Scenograficità a parte, si tratta di un contorno per niente light, perché le patate, tagliate a mano con la pazienza di Giobbe e cercate tutte della stessa dimensione in modo da avere fette pressoché identiche, e soprattutto SOTTILISSIME, vanno sistemate con ancora più pazienza nella teglia, e alla fine del lavoro, ci va versato sopra un composto a base di panna e formaggio, che tutto è fuorché leggero.
Le ho inserite pertanto sia nella categoria “contorni” sia in quella dei “piatti unici”, perché vi assicuro che una cucchiaiata di patate dauphinois riesce a saziare anche me, la gola profonda di Roma Nord.
Si tratta di un piatto unico relativamente semplice da eseguire purché abbiate a disposizione panna fresca liquida e panna acida, come elementi imprescindibili per questa preparazione, e purché tagliate le patate davvero in fette sottilissime. Altro dettaglio non trascurabile è il non lavare le patate dopo averle affettate, questo favorirà la fuoriuscita dell’amido che addenserà il composto liquido di panna e formaggio, rendendolo golosamente cremoso.
Inoltre, due aromi indispensabili sono la noce moscata da aggiungere al composto liquido e le foglie di alloro da inserire tra le fettine di patate.
Sebbene sia un piatto che va mangiato caldo, come ogni preparazione al forno, è ancora più buono gustato il giorno successivo (riscaldato o no).
2 Comments
Cecilia
3 Dicembre 2017 at 17:14
Sono uno spettacolo!!
Valentina
4 Dicembre 2017 at 7:27
Sono felicissima che ti siano piaciute, seppure nella tua versione light…. ma tu sei una sportiva, io faccio una attività fisica che si riassume in alza il sedere, appoggialo a 3 metri.