Bounty homemade

8 Gennaio 2018Valentina

Prep time: 1 Ora

Cook time: 10 Minuti

Serves: 4

Ho sempre adorato, ai limiti della dipendenza, il cocco. Se potessi lo utilizzerei dappertutto, più di quanto non faccia già. Utilizzo l’olio di cocco vergine per cucinare tutte le volte che lo ritengo possibile, lo uso sui capelli nelle maschere rigeneranti su consiglio di Sara Sguerri, che ha vissuto una parentesi di vita specializzandosi nella cosmesi naturale. Lo uso come base per la preparazione dei miei curry thailandesi, lo aggiungo a quelle preparazioni in cui è richiesta una noce di burro… Amo inoltre il latte di cocco che, insieme al riso, è l’ingrediente immancabile nelle mie dispense. Mentre non riesco a fare mia la moda recente di bere acqua di cocco, che vendono per altro in costosissimi brick… quella per me è troppo dolce in alcuni casi, ed insapore in altri.

Da piccola, nel ricevere la calza della Befana, restavo spesso delusa perché malgrado l’abbondanza di Mars, di Lion, di KitKat e di Twix, o di Rossana o caramelle a spicchio di limone e arancia, la cosa che scarseggiava sempre era il Bounty. Probabilmente perché a mia nonna, che era colei che confezionava le calze, il sapore del cocco non piaceva. Dopo qualche anno, furono immessi sul mercato i sacchetti con le versioni piccolissime dei suddetti dolciumi, sia in confezioni miste, sia in pacchi singoli monodedicati. Ed era solo nel pacco misto che potevo sperare che quelli con l’involucro blu finissero nella calza che portava il mio nome.

Ma mi vendicavo quando mio nonno mi dava i soldi per andare al Tabacchi a prendergli la Settimana Enigmistica o il GrandHotel per la nonna, perché coi soldi di resto compravo un Bounty che finivo in ascensore! Ma lui lo sapeva perchè, stranamente, non mi chiedeva mai indietro il resto, né mai mi ha dato i soldi contati!

Di recente hanno commercializzato il Bounty in versione gelato, credo la Algida, ma anche il mio supermercato sembra ricevere direttive dall’alto dei cieli, dove ce la vedo mia nonna, compilare col direttore del supermercato l’elenco degli approvvigionamenti, depennando o riducendo a poche unità le scatole di gelati Bounty.

Qualche giorno fa guardavo Instagram svogliatamente e mi si sono materializzati sullo schermo del cellulare: i Bounty da fare in casa, per mano della solita Simona Mirto, di Tavolartegusto. In men che non si dica ho aperto la dispensa e tirato fuori tutti gli ingredienti che, manco a dirlo, avevo in casa, e ho fatto i primi Bounty di una lunga serie. Ho apportato alcune modifiche alla sua ricetta perché con le sue dosi il composto non mi stava insieme. Ricordavo di averli visti anche sul blog di Federica Bertuzzi, La Blonde Femme, e lei utilizzava il latte condensato, che ho deciso di aggiungere agli ingredienti di Simona. Ho perciò aumentato la panna, il burro e ho aggiunto il Latte condensato, dando vita a quelli che a mio giudizio, sono i Bounty perfetti.

Per il cioccolato di copertura, chiaramente potete seguire i vostri gusti, ma come dicono a Bora Bora, “nun pazziamm’“… il Bounty classico è col cioccolato al latte!

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Bounty fatto in casa

  • Prep time: 1 hour
  • Cook time: 10 minutes
  • Total time: 1 hour 30 minutes
  • Serves: 4

La riproduzione esatta dei deliziosi dolcetti al cocco ricoperti di cioccolato. Si fanno in men che non si dica per averli sempre a portata di... bocca!

Ingredienti

  • 200 grammi di Cocco rapé (farina di cocco)
  • 160 ml di Panna fresca liquida
  • 70 grammi di Burro
  • 2 cucchiai colmi di Latte condensato, anche 3 vanno bene
  • 70 grammi di Zucchero Semolato
  • 250 grammi di Cioccolato al Latte
  • 1 cucchiaio di Farina di Cocco, per decorare

Procedimento

  • 1)

    In un pentolino mescolare la panna, il burro e lo zucchero. Porre su fuoco e fare sciogliere tutto insieme per 2 minuti.

    Aggiungere la farina di cocco e il latte condensato, mescolare bene, fino ad ottenere un composto granuloso e compatto, ovvero fino a quando la farina di cocco non avrà completamente assorbito tutti i liquidi.

    Servendosi di un foglio di carta da forno, compattare un rettangolo dalle dimensioni di 18×12 cm con uno spessore di circa 1 cm.
    Ripiegate il pacchetto coprendo con la carta da forno e lasciate in frigo per 50 minuti circa. Al termine del tempo indicato, il composto avrà una consistenza più dura e compatta e potrete ricavare le barrette. 

    Tagliate 6 pezzi in verticale e un unico taglio in orizzontale in modo da ricavare 12 pezzi. Con le mani modellate ogni barretta arrotondando i lati e riproducendo la forma tipica dei Bounty. Riponete le barrette in frigorifero.

    Sciogliete il cioccolato a bagnomaria e lasciatelo intiepidire. Quando ricoprite le barrette, il cioccolato non deve essere bollente! Fate la prova portandolo alla bocca, deve essere la stessa temperatura delle vostre labbra!

    Immergete ogni Bounty nel cioccolato. Girate su tutti i lati, in modo che ogni barretta sia perfettamente ricoperta di cioccolato, sollevatela con l’aiuto di una forchetta per eliminate il cioccolato in eccesso facendolo colare bene.

    Riponete ogni Bounty ricoperto di cioccolato su un vassoio ricoperto di carta da forno. Sopra ogni Bounty realizzate con il dito o con la forchetta, un disegno a onde per simulare lo snack originale. Spolverate con un cucchiaino di cocco.

    Lasciate asciugare in frigo per 30 minuti circa oppure a temperatura ambiente per 1 oretta. I vostri Bounty sono pronti per essere serviti quando la glassa di cioccolato è completamente solida!

    I dolcetti si conservano in frigo per 1 settimana circa, ma possono stare anche a temperatura ambiente per varie ore!

Note

Il procedimento seguito è esattamente lo stesso di Simona Mirto. Gli ingredienti sono il risultato di esperimenti e mescolanze di due ricette, come nel testo introduttivo, per il raggiungimento del Bounty perfetto.

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