Vi ho parlato di questa pasta che preparava mia nonna almeno in un paio di altre ricette già pubblicate, forse nella pasta e patate sfritta e in quella dei cavolfiori speziati al forno. Ignoro se ve ne avevo messo voglia o vi avevo suscitato curiosità, ma mi piace pensare che sia così.
E così oggi, finalmente, essendo in pieno periodo dei cavoli, stagionalmente parlando, e in pieno amore per i cavoli dentro le 4 mura di casa mia, ho deciso di pubblicare la ricetta.
Come avevo già detto nel post della pasta e patate, la parola “sfritto”, in dialetto campano, significa “ripassato in padella in un olio dove si era già fritto qualcosa d’altro”. Questo qualcosa d’altro, nel caso di questa pasta, è aglio e peperoncino, mentre nel caso della pasta e patate era un po’ di cipolla.
Questo modo di preparare il cavolfiore, con la pasta e con odori che lo coprissero, era il solo che mi faceva mangiare una verdura diversa da melanzane e zucchine, e mia nonna la preparava spesso, utilizzando, come formato di pasta, gli spaghetti spezzati (anche nella pasta e patate sfritta si usano spaghetti spezzati).
Ho preparato questo piatto di pasta durante i giorni delle scorse settimane quando la nostra penisola, ma soprattutto la mia città, Roma, è stata funestata da un vento a 74 nodi, circa 150 km/h. Avevo passato un’ora di panico, per strada, col mio giardiniere, a tener ancorato un cancello del mio giardino che il vento aveva letteralmente divelto dalla colonna in tufo che lo reggeva, sgangherando il meccanismo di apertura, e facendo crollare il muretto. Come se non bastasse, mentre eravamo tra cavi di acciaio e posizioni in bilico per non essere spazzati via noi stessi dal vento, è arrivata una pioggia torrenziale, fatto sta che 1 oretta dopo ero in casa, DENTRO al camino, a cercare di riprendere conoscenza. E ho voluto prepararmi un piatto confortante, buono, che sapesse di casa.
Il vento mi ha fatto però trasferire il mio tavolino delle foto dal portico all’interno di casa, e infatti queste fotografie fanno un po’ cagare, sono buie, arrangiate, non hanno quella luce alla quale sono oramai abituata, fotografando sempre all’esterno. Ma tant’è.
Ho chiesto a mia madre come potessi ovviare al fatto che avessi cotto il cavolfiore a cimette nella Instant Pot, per fare veloce innanzitutto, ma per non avere i vetri appannati e un olezzo poco simpatico per casa. Questa alternativa peró mi ha impedito di avere un’acqua di cottura della pasta che fosse aromatizzata dal cavolfiore. Lei mi ha consigliato di bollire nell’acqua, le foglie esterne, quelle sane e pulite, e il “torsolo” centrale da cui avevo tagliato via le cimette.
Questo perché il metodo di cottura della pasta e cavolfiori di mia nonna era un po’ diverso. Tagliava le cimette, le immergeva nella pentola nella quale dopo avrebbe lessato ANCHE la pasta, e le iniziava a cuocere. Dopo un po’ metteva dentro anche gli spaghetti spezzati, regolava di sale e scolava a cottura ultimata della pasta. Dopodiché saltava pasta e cimette in una padella dove aveva fritto aglio e peperoncino, e il piatto era pronto. Bollendo torsolo e foglie, ho avuto lo stesso risultato.
Mia madre, in quella telefonata, mi ha poi dato una variante di questa pasta che prepara invece lei. Lessa prima le cimette, le alza dall’acqua di cottura con una ramina e le mette da parte a scolare. Nella stessa acqua cuoce la pasta, Pasta Mista nel suo caso, nell’acqua di cottura dei cavoli. Intanto ripassa le cimette lesse in una padella capiente, con aglio e peperoncino, sale e un po’ di pepe, e le “scamazza” un po’, lasciandole in parte intere e in parte rendendole cremose. Al momento di unire il condimento alla pasta scolata, aggiunge due bei pugni colmi di pecorino grattugiato, e termina con una generosa macinata di pepe.
4 Comments
Silvia
16 Novembre 2018 at 10:30
E invece no, la foto non fa cagare, è carica di luce autunnale. Proprio come dev’essere per i cavoli!
Valentina
16 Novembre 2018 at 10:31
Lo dici perché mi vuoi bene ♡
Pellegrina
5 Aprile 2019 at 22:13
Che bel piatto! Dico proprio la fondina.
La ricetta come tutte quelle familiari tue va da sé che mi piaccia.
Valentina
5 Aprile 2019 at 22:23
Ah lo adoro anche io… Il primo Virginia Casa che ho comprato. Da lí é stato amore per i loro prodotti. Un filo cari devo ammettere ma sono proprio belli 🙂