Da quando li ho scoperti attraverso la collaborazione con loro, gli gnocchi Mamma Emma sono sempre presenti sulla mia tavola, quando la voglia di gnocchi per me diventa una vera e propria crisi di astinenza. Lo gnocco richiama senz’altro temperature più fresche della calura africana di questi giorni a Roma, ma se conditi in modo veloce ma comunque gustoso, diventano anche un piatto estivo. Per condire quelli semplici di patate, che si prestano a diverse interpretazioni proprio perché tela bianca su cui dipingere guidati soltanto dal proprio gusto e della propria fame, questa volta ho utilizzato i fiori di zucca, moltissimi fiori di zucca, e lo speck, e una crema di latte che ho scoperto di recente nello scaffale delle panne da cucina, sempre di Panna Chef.
I fiori di zucca, diciamocelo, se non sono in quantità significativa nelle ricette, non li si sente perché sanno di pochino. Nelle zeppoline di pasta cresciuta, ad esempio, o ce ne metti un vagone e mezzo, o nemmeno te ne accorgi che ci sono. E così sono andata da Coldiretti per comprarne una cassetta piena al costo di un rene, per preparare questo delizioso piatto di gnocchi e delle lasagne che vi avevo già presentato, aggiungendo burrata e prosciutto cotto al ripieno di fiori di zucca. La cosa bella dei fiori di zucca poi è il colore, che fa subito estate.
Ad ogni modo io li adoro, ma sempre e solo accompagnati da qualcosa che abbia un sapore assolutamente più deciso. E’ per questa ragione che li ho accompagnati con lo speck, accostamento già provato quando li feci ripieni e pastellati con la Schweppes, ed è la stessa ragione per la quale ci si infila l’acciughina quando li si riempie con la mozzarella nel classico pezzo della frittura alla romana.
Gli gnocchi cuociono velocemente, si dice che a partire da quando li si immerge in acqua salata a bollore, sono pronti nel momento in cui riaffiorano a galla (cosa che avviene entro i due minuti). Il condimento si fa al volo, anche per non guastare il colore vivace dei fiori di zucca cotti ed in pochi minuti siete a tavola a mangiare un primo piatto da nobili, parola mia.
Lo speck poi a mio giudizio è il Re degli affettati. E’ profumatissimo, se tagliato fine si scioglie in bocca, anche il suo grassetto è il solo che io mangi (di solito viviseziono qualsiasi cosa abbia il grasso, dal prosciutto crudo alla salsiccia, prima di metterli in bocca), e viene esaltato dalla cottura con la cipolla. Siamo in estate, ci sono i cipollotti freschi, e non ho resistito (di solito però lo cuocio con il porro).
Mentre voi leggete questa ricetta io sto facendo la seconda dose di vaccino, e finalmente avrò avuto la mia dose intera di 5G. Ignoro se farò la stessa fila che feci alla prima dose, ma almeno il tempo oggi mi ha graziata. Pare infatti che fino al giorno del mio compleanno (il 20 p.v.) le temperature non raggiungeranno mai i 30 gradi, quindi anche se dovessi stare facendo la fila, sarà poca cosa. La scorsa notte mi sono coperta con un lenzuolo e quel tepore mi ha coccolata. Pure se tra quattro giorni é il mio compleanno, e quindi sono un animale a sangue caldo essendo nata a metá esatta dell’ estate, io amo il fresco. Tornata a casa, sperando che anche a sto giro sia tutto indolore, sia l’inoculazione sia le 24/48 ore successive, vorrei mangiare questi gnocchi, ma so che mi aspetta una bella cenetta di sushi, che è buono uguale. Anche perché questi gnocchi se non me li preparo io…